sabato 28 marzo 2015

Addio crossy – Fedele compagna di viaggio

.29/03/2013
41 Kowhai St. Naenae, Wellington

https://www.youtube.com/watch?v=SK27yI0tIkA

Per fortuna o purtroppo, devo porre un punto fine al nostro percorso con Crossy. Per dirla alla Matrix Crossy ha finito il suo percorso e ora sta ritornando alla sorgente delle macchine. Ma andiamo con ordine.

Sabato si prospettava una giornata tranquilla, occupandosi solo dei piccoli problemi quali andare a fare la spesa senza macchina in un giorno di pioggia. Dopo aver fatto le consuete comunicazioni intercontinentali ricevo una chiamata da un numero privato.

"Pronto,parla il comando di polizia. Abbiamo ritrovato la sua macchina si trova in Wainuiomata, 63 Wise Street. Ho ispezionato la macchina ma presenta danni alla porta, poi hanno fatto un "really mess" con l'accensione. Le consiglio di chiamare una ditta di rimozione per far portare la macchina ad aggiustare o demolire"

Mille pensieri in testa. Cosa facciamo con la macchina? Conviene aggiustarla o rottamarla e tentare di farci un po' di soldi? Calcolando che il trasporto della macchina da Wainuiomata (Un paesino dietro le colline a 15 minuti di macchina da noi) a Naenae costa circa 150 dollari, dobbiamo aggiungerci una porta rotta e l'iniezione andata calcoliamo almeno altri 600-700 dollari. Decidiamo quindi di cercare qualcuno che si porti via Crossy e ci dia qualche dollaro per le parti utili.

Cercando un po' online ci accorgiamo che c'è una concorrenza spietata di questi auto-demolitori che cercano auto vecchie per ricavarne parti di ricambio. Nella cittadina dove abitiamo, di cui Naenae è un triste sobborgo, ce ne saranno almeno una decina.

Dopo un po' di telefonate mi metto d'accordo con una di queste compagnie. Il tizio dovrebbe venire a prendermi, poi andiamo a vedere la macchina e poi contrattiamo un prezzo. Aspetto e aspetto ma nessuno si presenta, dopo un'oretta chiamo e mi dice che aveva capito male ed era andato da solo a vedere la macchina, solo che i poliziotti erano ancora li a prendere le impronte e gli avevano detto di andarsene. Resto un po' scocciato dal fatto che non mi avesse detto niente, quindi lo saluto e prendo contatti con un altro carro-attrezzi che mi dice che in pochi minuti mi passa a prendere per andare a vedere la macchina, poi potremmo contrattare il prezzo.

Il tipo è originario dell'Afghanistan, di poche parole ma piuttosto gentile. Dopo 10 minuti di guida spericolata arriviamo al posto dove la povera Crossy giaceva ormai da qualche giorno. I danni sono evidenti: cè un buco nella porta del passeggero e sotto il volante è rimasto soltanto un groviglio di fili, autoradio sparita, fornelli da campeggio e bombole sparite. Sono rimasti soltanto un paio di cd, una spazzola e una strana moneta cinese (non nostra).







Così, dopo aver contrattato un prezzo di 250 $, trasporto incluso, Crossy è stata caricata sul carro attrezzi e portata via, verso chissà quale avvenire...



sabato 21 marzo 2015

Coloni e colonizzati: disagi in Nuova Zelanda.

22 Marzo 2015
41 Kowhai St. Naenae
Wellington

Avevo in mente di scrivere un post anche sulle cose negative che abbiamo riscontrato in questo nostro viaggio ed esperienza, ma ho continuato a raccogliere materiali e testimonianze finché ieri è arrivato lo stimolo per scrivere un post sul genere. Perché? Perché ci hanno rubato la macchina.



Sembra strano, assurdo, cose dell'altro mondo ma è proprio così, perché siamo in un altro mondo. La nostra fedele Crossy era parcheggiata fuori casa come al solito, sul ciglio della strada (qui è piuttosto usuale, ci sono pochi parcheggi veri e propri ma le strade, almeno nei paraggi delle città sono molto larghe e con spazio per il parcheggio ai lati) e al mattino quando ci siamo svegliati la macchina era sparita, "evaporata in una nuvola rossa, in una delle molte feritoie della notte".
Contatto subito il centro di polizia per sporgere la denuncia, poi vengo a sapere dai miei colleghi che i furti di macchine vecchie parcheggiate in strada sono molto frequenti qua in Nuova Zelanda, generalmente sono giovani scapestrati e annoiati che per diletto rubano macchine vecchie (con scarsi antifurti) per andare a fare sgommate nei parcheggi, si parla di 30000 furti di macchine all'anno, su 4 milioni di abitanti è una bella percentuale! Statisticamente però meno del 30% delle macchine rubate sono a fini puramente lucrosi o per rivendita di pezzi vecchi. L'ulteriore beffa è che avevamo appena fatto la revisione alla macchina, spendendoci quindi altri soldi, ed eravamo pronti per venderla.
Al momento abitiamo in una quartiere carino ma piuttosto degradato, nel secondo dopoguerra era un posto molto ricercato con campi, fattorie e addirittura il primo "Mall" della Nuova Nelanda, che sarebbe una specie di piccolo centro commerciale all'aperto. Adesso però i campi sono spariti per far posto a casette di legno, il posto è abitato principalmente da immigrati di varie nazionalità e soprattutto da maori. Il degrado purtroppo è palapabile, uscendo di casa è facilissimo trovare bottiglie di vetro rotte in terra, magari vicino ai cestini. Ma il degrado più grande lo si vede guardando gli abitanti del posto, a me danno l'impressione di non aver alcun rispetto per loro stessi e per il bel posto in cui vivono, mi sembra quasi che abbiano idealizzato un ghetto malfamato newyorkese e vogliano provare ad imitarlo. Questo lo vedo da come tengono le case, dall'enorme problema di alcolismo che hanno, da quanto tengono ad avere il macchinone per fare i tamarri in strada. E' ovvio che questo è un discorso generalista e non tutti sono così, ma la nostra impressione è questa e va valutata per quello che è: un'impressione.
A questo proposito suggerisco il film "Once were warriors" che parla proprio di questa cosa, piuttosto utile per capire di cosa sto parlando.

Questo è un problema sociale non indifferente (non proprio solo un' impressione insomma...) e numerosi studi sono stati fatti a questo proposito per capire da dove venga questo disagio. Siamo giunti a conclusione che questi problemi provengono dalla mancanza di un vero e proprio tessuto culturale maori. Questo non perché non esista la cultura maori, anzi, ma perché durante la colonizzazione della Nuova Zelanda, in seguito a numerosi conflitti e dopo aver trovato finalmente un'accordo (Il famoso trattato di Waitangi) i maori hanno venduto tutta la loro terra ai colonizzatori inglesi, basti pensare che in circa 15 anni i possedimenti dei maori si sono ridotti del 90%. Con la terra i maori hanno inziato ad impoverirsi e a doversi adeguare ad un modello di vita più occidentale, con parecchie difficoltà. Questa difficoltà probabilmente proviene dallo stile di vita maori in cui non esisteva una vera e propria proprietà privata, c'erano delle tribù che occupavano la terra e ne ricavavano quello che necessitavano per vivere.
Ci vorrranno altri anni per avere un tessuto sociale veramente omogeneo, il governo sta stimolando la popolazione Maori ad istruirsi tramite svariati contributi per chi frequenta l'università, e anche la popolazione "bianca" sta conoscendo ed apprezzando la vera cultura maori, ma c'è ancora molta strada da fare. La prova di questo è riscontrabile in diversi posti: in città i manager incravattati sono tutti europei mentre gli spazzini e i manovali maori, al GNS (dove l'Alice fa il suo tirocinio post laurea) i ricercatori sono tutti bianchi-europei mentre quelli delle pulizie sono tutti maori, i politici veramente importanti sono bianchi i maori sono tutelati da una commissione maori che ha l'obbligo di esistere in tutti gli enti pubblici.


Insomma in conclusione volevo solo sottolineare il fatto che non esistano i paesi dei balocchi, ogni paese ha i suoi pregi, i suoi difetti, i suoi problemi affrontare, la sua storia, la sua gente. 
Troppo facile spalare merda sul proprio paese quando magari è l'unico che si conosce fino in fondo. Troppo difficile e piuttosto inutile paragonare storie e paesi totalmente differenti.

Sarebbe però utile imparare dagli sbagli e dalle esperienze degli altri!

venerdì 13 marzo 2015

Incontri ravvicinati del terzo tipo



E' parecchio tempo che non scrivo più niente sul blog e chiedo scusa per il vostro "disappointment" ma da quando siamo entrati nella routine lavorativa il tempo da concedere al blog è drasticamente diminuito! Nonostante questo però non posso certo sorvolare sulle nostre ultime spassose avventure Bando alle ciance:


  • In una domenica troppo nuvolosa per andare al mare abbiamo deciso di concederci una visita a Zealandia, una riserva naturalistica situata nelle colline sopra Wellington. La riserva è delimitata da un cancello metallico alto 2,5 metri, con delle grosse grate con spaziatura di soli 0,6 cm, inoltre ci sono controlli sugli zaini all'ingresso della riserva, sembrava di entrare a Fort Knox... Tutto ciò per scongiurare un'eventuale invasione di mammiferi o pests (pesti). Queste terribili creature non sono altro che topolini, donnole, ermellini, ricci, faine, opossum e gatti selvatici che possono essere simpatici e cucciolosi ma quando si tratta di mangiare le uova di uccelli indigeni o di rovinare il loro habitat non fanno certo i complimenti.
    La riserva è situata in una valle contesa dai diversi pastori e mandriani per la gran disponibilità di acqua, un ricco magnate inglese l'ha però acquistata per mantenere intatta la sua splendida autenticità, ormai piuttosto rara in Nuova Zelanda. Poi il comune di Wellington ha allestito questa riserva in tempi molto più recenti.
    Una piccola nota: la grande disponibilità di acqua ha fatto in modo che svariati anni fa costruissero una bella diga proprio sopra la città, guarda caso sopra due faglie tettoniche pericolosamente attive! La diga è andata in disuso ma nonostante ciò è ancora in piedi e sorregge un lago pieno di uccelli e pesci nativi!
    Tra le star della nostra visita non potremo certo dimenticare i Kaka, temibili pappagalli incredibilmente intelligenti anche se fuori di testa. Perché? I Kaka hanno strane e dispettose abitudini, ad esempio adorano mangiare le guarnizioni dei finestrini delle automobili non solo quando le macchine sono parcheggiate, persino quando le macchine sono in partenza! Mi spiego meglio: una macchina è parcheggiata quando un Kaka arriva per il suo gommoso spuntino. Arriva anche il padrone della macchina che, perplesso dal pappagallo, mette in moto il motore e parte. Un uccello normale sarebbe già volato via ma questi no! Stanno là a fare car-surfing finché la velocità del mezzo è troppo elevata e finiscono scaricati in malo modo.

    Alcuni di loro ci lasciano addirittura le penne...

    Un altro incontro divertente sono stati i Takehe, grossi uccelli inadatti al volo (te credo, chissà quanto peseranno...) dal piumaggio blu elettrico e dal grosso becco arancione. Questi non sono intelligenti come i loro amichetti Kaka infatti vengono nutriti più volte dallo staff della riserva e senza questo nutrimento ben preparato si troverebbero a passare tutto il giorno a mangiare i minuscoli semi in cima ai ciuffetti d'erba visto che li adorano e fanno fatica a mangiare altro. Vista la stazza (circa come una grossa anatra) però con i semini d'erba non riescono a sostentarsi.

    Alcuni di loro ci lasciano addirittura le penne...

    Un'altra divertente bestiaccia che abbiamo potuto conoscere è il leggendario Tuatara, unico superstite di un'antico gruppo di rettili estintosi durante l'estinz ione K/T, 65 milioni di anni fa. Piuttosto noioso nonostante tutto, soprattutto per la sua pigrizia ed immobilità. Sapete quant'è il ritmo respiratorio di un Tuatara? Un respiro ogni ORA, forse è per questo che possono vivere anche 100 anni!