domenica 30 novembre 2014

Ecco: le foche ci mancavano!

30/11/2014
Wellington, 125 Homebush road

Eravamo rimasti al 27/11, dopo aver fatto lo splendido Tongariro Alpine Crossing. Il programma iniziale per gli immediati giorni futuri era quello di spostarsi verso Wellington, magari facendo una pausa in mezzo visto il viaggio lunghetto (350 km 5-6 ore). Visto il tempo inclemente abbiamo deciso di fare tutti in un giorno e ci siamo diretti ad uno splendido campeggio a circa 30 km dalla capitale. Siamo arrivati che splendeva addirittura il sole, così siamo riusciti a fare un po' di ko-shio-tao nel prato, seguito ovviamente da una ormai usuale partita a burraco. Poi ha ricominciato a piovere e la giornata è finita più o meno così...

Il giorno successivo (ieri) è stata invece una giornata magnifica, il sole splendeva ricordandoci che qui l'estate sta proprio per arrivare! Decidiamo di sfruttare la bella giornata, macinare un po' di km e spostarci fino a Cape Palliner, il punto più meridionale dell'isola del Nord, a circa 150 km dal campeggio. La vista della costa di Cape Palliner ci ha fatto dimenticare momentaneamente tutti gli splendidi panorami della campagna neozelandese: imponenti formazioni vulcaniche lentamente sgretolate hanno formato diverse spiagge, alternate da scogli tutti ovviamente neri. La vegetazione è nuova per noi anche se riconosciamo alcune specie cosmopolite; inoltre, essendo nel periodo della fioritura, il vento era intriso di profumi veramente inebrianti. La cosa più spettacolare era però il mare selvaggio ed indomabile dai colori cangianti, alternati dal verde al blu cobalto.
Arrivati nei pressi di Cape Palliner, sapevamo che la zona era una delle più importanti zone di riproduzione delle foche ma non ci aspettavamo certo di vederne così tante e così da vicino! Infatti le foche se non disturbate direttamente e se non ci si pone tra loro e il mare (loro eventuale via di fuga) stanno lì a prendere placidamente il sole oppure a giocare nell'acqua, uno spettacolo veramente magnifico! Inoltre la pescosità dev'essere molto alta, visti i pescatori che pullulavano oltre alle foche!









Poi sul far della sera siamo tornati verso il campeggio del giorno precedente, dove abbiamo trovato degli improbabili cuochi neozelandesi che facevano il BBQ su una piastra nera e incrostata... Certe volte non ce la possono proprio fare! Abbiamo anche conosciuto dei bikers che avevano vissuto in Europa e ci hanno raccontato che non riescono a trovare il formaggio vero in NZ (anche se non so in Germania, dove questi abitavano che formaggi trovassero)! C'è addirittura un posto a Christchurch in cui producono diversi tipi di formaggio "vero" ed ha gli stessi sistemi di sicurezza di una gioielleria: vetrate chiuse dentro cui c'è il formaggio e allarmi alle uscite.
Non vedo però che furti possano avere, visto che vendono il parmigiano a 80 $ al chilo! (quasi 50 €)

Oggi invece giornata piuttosto tranquilla. Ci siamo diretti a Wellington per prenotare il traghetto per domani, che ci porterà all'Isola del Sud, dove potremmo proseguire il nostro tour! Sarà un viaggio in nave di 92 km, io sinceramente me ne aspettavo molto meno ma il porto di Picton (al Sud) è in fondo ad un lungo fiordo, dicono anche che sia una traversata molto bella e spettacolare.
Poi abbiamo fatto una passeggiata nel centro di Wellington e ci è sembrata molto carina, molto meglio di Auckland (più frenetica, confusa e commerciale). Qui ci sono un mucchio di artisti di strada, negozietti di art gallery e design e un bel po' di posti in cui si può mangiare bene. Infatti oggi ci siamo concessi un Fish&Chips con pesce di giornata e devo dire che era veramente speciale. Poi abbiamo fato un giro al giardino botanico (abbiamo anche visto dei bambini di una scuola che eseguivano una haka dimostrativa, figata). Poi ci siamo diretti dal nostro host che ci ospiterà per questa notte. Si chiamano Warwick e Carolyn e sono due ricconi con una casa magnifica in una zona panoramica di Wellington. Sinceramente non ce l'aspettavamo visto il prezzo molto basso, ma tutto sommato meglio così!

P.S. Oggi abbiamo incontrato i primi italiani al mercato! Lui è un architetto appena laureato, lei una dottoranda in lingue.

P. P. S. Oggi abbiamo anche bevuto la nostra prima birra in Nuova Zelanda, dopo ben 3 settimane! O.o

Tongariro Alpine Crossing

Giovedì 27/11/2014
Lodge Tongariro National Park

Eh si, oggi non siamo in campeggio bensì siamo in un ostello perché dopo l'impresa di oggi abbiamo deciso che ci meritiamo un bagno caldo e un letto vero... Ma andiamo con ordine!
Ieri siamo partiti dal campeggio del DOC verso la zona più centrale dell'isola del Nord, direzione Taupo, dove c'è l'omonimo lago (il più grande della NZ). Per strada ci siamo fermati a vedere queste famose Huka Falls, io mi aspettavo delle cascate enormi invece sono delle violente rapide che nascono da una brusca insenatura del fiume Waitapo (il più lungo della NZ), l'acqua azzurra spumeggiante offre uno spettacolo bello ma non troppo entusiasmante. Il posto è molto turistico con una lunga passeggiata di due ore lungo il fiume, ci siamo avviati ma una pioggia insistente ci ha fatto desistere.
Andiamo quindi avanti verso Taupo e lo spettacolo che ci accoglie è decisamente più entusiasmante, il lago è di un colore fantastico con addirittura un isola al centro, il vento increspa le acque del lago e ancora il sole splende su di noi! Risaliamo verso il Tongariro National Park, la nostra meta attuale fermandoci occasionalmente per fare qualche foto panoramica.
Dopo un'oretta saliamo su questo altopiano, le foreste non sono più così lussureggianti e lo spazio è occupato da un' ambiente di crudi cespugli spazzati dal vento. Attorno a noi vediamo delle imponenti cime, il monte Tongariro(1900m circa) quasi totalmente pieno di neve e il monte Ngharuhoe (2200 m circa) il vulcano che diede vita visivamente al Monte Fato di Peter Jackson e del Signore degli Anelli. Alle sue pendici sono state girate numerose scene di Mordor. Noi ovviamente eravamo totalmente elettrizzati, abbiamo fatto un paio di fotografie e ci siamo diretti all'altro campeggio spartano del DOC che d'ora in avanti chiameremo Campo Base.



Arriviamo il primo pomeriggio e troviamo già alcune persone piazzate, poi mano a mano che avanza la sera il campo base si è riempito completamente: jeep, roulotte, macchine e van, ce n'è per tutti i gusti.
La maggior parte sono giovani come noi di diverse nazionalità (quasi tutti crucchi) e nell'ora della cena si confrontano tutti con noi sul giro che vogliamo fare... Prima di spiegare c'è da fare una piccola premessa: se state per fare questo Tongariro Alpine Crossing vi sembrerà di dover affrontare minimo un 8000 senza bombole d'ossigeno e sherpa. Infatti l'ufficio turistico della zona continua a ricordare a tutti di essere ben in forma, ben equipaggiati, di aver detto a qualcuno dove si andava di non prendere il giro alla leggera ecc... ecc... Tutte cose giustissime eh però al campo base ieri sera c'era un fermento notevole per fare questo Tongariro Alpine Trekking che poi alla fine dei conti è un percorso di circa 6/7 ore con 600 m di dislivello e 18 km di strada. In giornata si fa comodamente.
Le agenzie del luogo organizzano dei pulmini che dalla fine del tour ti riportano all'inizio (non è un percorso ad anello) ma questi pulmini sono molto cari (circa 40$ a testa) al punto che ci hanno fatto venire un'altra idea: saliamo fino al Blue Lake, cioè vedendo già tutto quello che c'era da vedere e invece di scendere dall'altra parte torniamo indietro alla nostra macchinina.

Così intanto che prepariamo cena una coppia di tedeschi (maschi) uno taciturno e coi baffetti e l'altro con tanta voglia di dare consigli si avvicinano. Quest'ultimo ci chiede che giro vogliamo fare e dopo averglielo spiegato lui fa una faccia schifata e fa:
"Mmh... It's a stupid idea. Is better to do the whole track"
Noi lo guardiamo un po' così, stupiti per come ha parlato a degli sconosciuti. Lui forse si accorge della gaffe e dice:
"It was just an opinion"
Si, an opinion. Perché l'opinion del nostro amichetto era fare tutto il track fino alla fine e poi tornare in AUTOSTOP. Non male come idea eh? Non vorreste conoscere questo tizio per farvi pianificare una vacanza?
Noi abbiamo lasciato perdere ma abbiamo sbirciato il modo tedesco di fare gli spaghetti, ce l'ha detto anche lui "German people doing like this". Così abbiamo osservato in silenzio e malignamente:
  1. Buttare gli spaghetti con un uovo
  2. Aspettare che gli spaghetti siano cotti per liberare il fornello e mettere su il sugo.
  3. Sugo: tagliare una cipolla e un aglio intero e passarli nell'olio di semi per 30 secondi, aggiungere poi 2 barattoli di passata di pomodoro, non mescolare per 10 minuti.
  4. Nel frattempo non scolare la pasta ma tenerla nell'acqua calda e salata.
  5. Una volta pronta portare le padelle in tavola, pescarsi i propri spaghetti dalla padella e poi aggiungere il sugo direttamente nel piatto.
  6. Sopravvivere.

Loro si che sanno mangiare bene!

Abbiamo anche conosciuto un simpatico americano dalla South Carolina che con due compaesane si sono organizzati nel portare una macchina alla fine del percorso per poi tornare tutti assieme. Noi eravamo già organizzati e da buone groste siamo andati per i fatti nostri.

Oggi sveglia alle 6.40, partenza dal campo base alle 7.45, partenza dal parcheggio alle 8.15. La giornata è stata decisamente nebbiosa, speravamo si aprisse un po' ma non ha dato molta tregua. Non abbiamo neanche intravisto la cima del monte Fato!
Abbiamo però attraversato splendidi scenari vulcanici, proprio dove hanno girato le scene dei cancelli di Mordor e forse il tempo tetro ha reso ancora di più l'idea! Ci accorgiamo che il limite del bosco è decisamente inferiore che in Italia (già a 1100 m non si vedevano più alberi in Italia è circa 1800m) e che il vento è piuttosto forte, davano folate a 70 km/h ma noi non ci facciamo certo spaventare da un po di brezza! Comunque più si sale e più il vento è forte, arriviamo in cima al Red Crater (circa 1800 m) che certe folate rischiano veramente di buttarti a terra al punto da doversi fermare dietro ad alcuni pinnacoli lavici (poi le stime avrebbero dato il vento a circa 100 km/h). Scolliniamo e scendiamo verso gli splendidi Emerald Lakes dove mangiamo i nostri ottimi panini. Vista l'aria che tirava (ahahaha) abbiamo deciso di tornare indietro verso mezzogiorno, al ritorno il vento è aumentato ancora e a scendere abbiamo dovuto sfoderare tutti i berretti, guanti e cappucci che avevamo. Il lato positivo è però la visibilità: il panorama si è aperto un po' (mica troppo eh, senza esagerare), così abbiamo potuto fare alcune foto carine. Purtroppo nelle foto non si capisce che vento c'era, ma era veramente impressionante. Non ero mai stato dentro raffiche simili... E' stato divertente tutto sommato! Poi siamo scesi senza troppe difficoltà e siamo andati all'ostello di cui parlavo all'inizio. Ce lo meritiamo no?











Da Tauranga ai geyser giganti di Te Puia

Martedì 25/11/2014
Campeggio DOC nei pressi di Rotorua

Eccoci qua, manca un mese a Natale, solitamente sto guardando le giornate che si accorciano e i fiocchi che cadono; quest'anno invece guardo piante tropicali, vulcani, spiagge e giornate sempre più lunghe. Nonostante novembre sia forse il periodo più noioso dell'anno questo lo trovo decisamente frizzante e più divertente del solito, non posso far altro che esser contento! Sennò gli altri che sono al freddo ad annoiarsi dicono "Ma come?".
A parte queste frivolezze dopo aver lasciato il campeggio-contea di due giorni fa ci siamo diretti ad una località balneare tipica neozelandese e molto turistica: Tauranga e il monte Maunga. Tauranga è una città industriale con un porto enorme ma oltre al porto, si allunga verso l'oceano una striscia di terra e spiaggia con al culmine una piccona montagna vulcanica di circa 300m, molto dominante.





Dopo aver aggirato la montagnola, godendo di splendidi panorami e aver trovato una gigantesca medusa spiaggiata decidiamo di salire in cima alla montagnola, dove si gode di uno splendido panorama. Incontriamo anche un simpatico signore che dopo averci raccontato qualcosa sulla fauna e sulla flora locale ci ha lasciato il suo numero in caso avessimo avuto bisogno a Wellington. Poi ci siamo dedicati ad altre cose più serie, cioé trovare il Wwoofing per la seconda metà di dicembre. Abbiamo inoltrato diverse richieste ma tutti gli host erano booked, ci siamo quasi un po' demoralizzati, ma dopo cena (in un altro campeggio DOC ovviamente) ci hanno risposto positivamente! Questi host hanno un orto biologico, api, pecore, un sacco di foresta e la signora fa anche piccole opere d'arte: sarà carino passare le festi lì. Ma intanto al campeggio abbiamo sperimentato una nuova ricetta: zuppa liofilizzata con noodles... Non che fosse malissimo eh, ma dovevamo sforzarci a non pensare a tutte le vellutate di verdure, minestroni, paste, pizze, dolci, lasagne, gelati, tortellini, casolet, speck, pane vero, canederli, spatzle ecc... ecc...
Cambiamo discorso prima che mi venga ancora nostalgia di pizza e altre cose buone!
Oggi siamo andati a Rotorua e a Te Puia a visitare una splendida e turistica (ahimé piuttosto cara) valle vulcanica, dove abbiamo osservato pozze di fango bollenti e un gigantesco geyser che ha spruzzato una colonna d'acqua bollente di ben 25 metri!



Ci siamo poi diretti verso un altro piccolo campeggio del DOC, sulle rive di un lago molto pescoso. C'è un mucchio di gente che pesca... Quasi quasi se trovo un mentore prendo una canna (da pesca) per fare due tiri su queste verdi acque.



Hot Water Beach

Domenica 23/11/2014
Campeggio Whetworth river valley

Oggi giornata curiosa ed intensa! Siamo partiti da Auckland dopo grandi lavoretti di pulizia/aggiornamento blog/spesa e ci siamo diretti per la prima volta a sud di Auckland, forse ci torneremo solo al ritorno, forse no. Dipende da quanto costano i voli da Wellington...
Comunque dopo esserci avviati da circa un ora siamo arrivati alla cittadina di Thames, battezzata così per la somiglianza del suo fiume con il suo omonimo londinese. E' una vecchia cittadina tranquilla, appoggiata sul fiume e su un passato di cercatori d'oro. Dopo aver fatto un po' di spesa e una ricarica al cellulare abbiamo mangiato su una spiaggetta che ci diceva: "Che fé po amò qui?".
Così Semm Partii (cit.), per andare verso la famosa hot water beach, sempre sulla penisola del Coromandel.
Siamo arrivati con un bel sole, senza troppe aspettative ma parlando con un paninaro(un tizio che vende panini, non uno che va in giro col bomberone di moda qualche anno fa) ci ha detto che oggi era la giornata più bella da 10 gg a questa parte!
Infatti un sole spettacolare ci ha illuminato questa bellissima spiaggia di sabbia media, incastonata in una splendida baia. L'oceano(eh si) ha dei colori fantastici ed è pulitissimo, decido quindi di assaltarlo per un bagno nonostante l'acqua decisamente fresca(ecco perché tutti con le tute da sub). Comunque la caratteristica particolare di questa spiaggia sono appunto le HOT SPRING. Queste sorgenti calde si originano da un incontro tra l'acqua sotterranea ed il vivace magmatismo sottostante, infatti nel periodo della bassa marea basta scavare circa mezzo metro o più nella sabbia per trovare queste sorgenti calde. Visto che l'acqua sgorga a 65 °C abbiamo visto scene divertenti di tedeschi coi piedi ustionati, saltellanti da una pozza all'altra, comunque facendo un mixing con l'acqua di mare si potevano creare delle curiose piscinette di sabbia dove stare beatamente in panciolle.
Mi guardo attorno e vedo un buon 70% di tedeschi e penso: ma in Germania ce ne saranno ancora o sono tutti qua?





Poi ci siamo avviato al prossimo campeggio DOC, in fondo ad una dolce vallata che abbiamo trovato dopo una lunga strada sterrata e addirittura un guado. Ma crossy non teme nulla.
Nel mentre abbiamo deciso che salteremo la tappa ad Hobbiville perché 75$ per vedere le tane degli hobbit mi sembrano un po' eccessivi, poi abbiamo inviato delle richieste per il Wwoofing. Insomma, prontissimi.

P.S. Stasera Riso basmati con avocado pomodori e curry... O.o
P.P.S. In mare intanto che guardavamo dei molluschi verdi attaccati ad uno scoglio abbiamo avuto un incontro ravvicinato con una razza di 1 metro!



sabato 22 novembre 2014

Grossi alberi, piccole radici, piccoli animali, grandi uova... E vermi fosforescenti.

21/11/2014
Auckland, One Tree Hill

Rieccoci tornati ad Auckland: siamo ritornati per una notte da Ruth, la signora che ci ha ospitato durante i primi giorni. 
In questi due giorni abbiamo visto un mucchio di cose, dopo essere partiti dalla spiaggia sopra Waipu ci siamo inoltrati nell'entroterra neozelandese, una strada veloce ma tortuosa, decisamente poco adatta a chi soffre il mal d'auto. Abbiamo quasi attraversato totalmente l'isola portandoci vicino alle spiagge sul mar di Tasmania. L'obbiettivo non era il mare ma il campeggio del DOC (ormai siamo affezionati) nel bel mezzo di una foresta di Kauri. Il Kauri è un albero che può raggiungere dimensioni colossali che però affida il suo nutrimento a innumerevoli piccole radici superficiali, facilmente danneggiabili anche con il solo calpestio. Inoltre un fungo ne sta decimando la popolazione così il governo è corso ai ripari e sta prendendo forti misure per salvaguardare questi magnifici alberi. Ad esempio prima di entrare nella foresta è necessario togliere dalla scarpe qualsiasi traccia di terriccio con un gigantesco zerbino e disinfettare le suole con un apposita soluzione presente ad ogni ingresso della foresta. E' ovviamente proibito allontanarsi dai sentieri e spesso i percorsi nel bosco si svolgono sopra passerelle sopraelevate.

Un'altra attrazione di questa strana foresta è la presenza del Kiwi, l'uccello non volatore simbolo della NZ, ha le dimensioni di un pollo ma fa un uovo paragonabile a quello di uno struzzo... (O.o) Ovviamente anche quest'uccello è a rischio di estinzione da parte dei piccoli mammiferi introdotti dell'uomo per varie ragioni (li chiamano "la peste"), in particolar modo cani, donnole, ermellini e opossum. Gli opossum sono stati tristemente introdotti per far fronte ad un altra invasione di mammiferi, i conigli. Così dopo l'introduzione dell'opossum sono passati, come si suol dire, dalla padella alla brace.
Ci siamo incamminati nel bosco di notte per sentire i kiwi ma abbiamo visto soltanto due grossi opossum che grufolavano tranquillamente nel bosco...

Il giorno dopo siamo andati a vedere il più grande Kauri esistente, Tane Mahuta. I Maori lo considerano il figlio del dio del cielo e della dea terra, e reputano a lui la nascita della foresta e di tutte le sue forme di vita. E' un albero impressionante, alto 51 metri e ha una circonferenza del tronco di 14...
Poi siamo andati avanti fino ad arrivare in una fattoria privata dove offrivano una visita guidata all'interno di una grotta calcarea, abitata dai famosi glowworms. Queste larve di dittero, hanno un filo di bava appiccicosa lungo fino a mezzo metro (sono lunghe 2 cm) con cui catturano insetti volanti nelle grotte. Dove parte questa bava queste larve hanno sviluppato una intensa luminescenza con cui possono attirare le prede. Una volta che la preda si incolla alla bava questa viene risucchiata tramite questa appendice spaghettosa...

Per finire questa intensa giornata siamo tornati sull'altra costa ad un altro campeggio del DOC, anch'esso sulla spiaggia. Un'altra fantastica spiaggia di sabbia, con un mare trasparente dove abbiamo meditato, guardato il tramonto... E l'Alice ha pure imparato un po' di arti marziali!

venerdì 21 novembre 2014

Inizio col botto

19/11/2014
Campeggio D.O.C. sopra Waipu

Dopo pochi giorni di preparazione della macchina (ci siamo accorti di aver fatto un buon affare, andando a recuperarla da un backpacker Fijiano a 2500$. Al backpackercarmarket ci sparavano 4000 $...) e dopo  aver predisposto il tour siamo partiti per il tour che ci porterà a spasso per la NZ! Ormai la nostra Nissan è pronta ed equipaggiata, tanto che l'abbiamo battezzata Crossy dal motore rombante.
Siamo partiti verso le 9 da Auckland con un bel sole. Abbiamo sbagliato leggermente strada e siamo arrivati verso le 11 alla Goat Island Marine Reserve, letteralmente l'isola delle capre: battezzata così per l'assenza di acqua potabile e in quanto posto inospitale. Inospitale da viverci si... Però che mare! Qui è presente un'importante riserva marina in cui è facile fare snorkeling e guardare pesci e varie bestioline spaghettose (Buone!).
Ci siamo un po' stupiti dalla semplicità con cui portano le scolaresche in mare a fare snorkeling, non è certo una zona pericolosa ma badare ad una trentina di bambini di 8 anni non mi pare una passeggiata.








Dopo aver pranzato ci siamo incamminati lungo una lunga strada assolata e campagnola, osservati da pecore di ogni tipo e da placide mucche al pascolo (tecnicamente vacche). Dopo un'oretta arriviamo al campeggio del DOC sopra Waipu. Una giornata calda e ventosa è perfetta per assaporare questa chilometrica spiaggia di spiaggia bianca, finissima e luccicante. Per dare un'idea abbiamo camminato per un oretta e non abbiamo percorso neanche 1/20 della lunghezza totale (50 km). 
Al largo si intravedono i profili di antichi vulcani, nere guglie che mi riportano a pensare alle creste delle montagne nebbiose, un posto a cui pensandoci bene non sono mai stato così vicino.
Poi torniamo da Crossy tatticamente piazzata dietro ad un cespuglio e mi accorgo che è la prima volta che sto in un campeggio! E ci vado in Nuova Zelanda, in uno di quelli del DOC. (Pensate se in Italia il ministero dell'ambiente aprisse un campeggio! O.o) Direi comunque esperienza più che positiva, la macchina è spaziosa, il posto è magnifico e la compagnia è la migliore! (Per Chiara XD)



sabato 15 novembre 2014

Sarà perché hanno solo 4 milioni di abitanti dai...

16/11/2014
2/40 Tawhiri Road, One Tree Hill, 
Auckland

Quest'oggi siamo stati colpiti dalla prima giornata di sole ma soprattutto da come è stato facile fare tutte queste cose: comprare una macchina diventandone ufficialmente il proprietario, aprire un conto in banca con tanto di tessere bancomat, procurarsi un IRD number a testa, essenziale per versare le tasse allo stato Neozelandese e quindi per lavorare, ma partiamo dal principio...

Ci svegliamo già con l'idea di andare a vedere la macchina, una Nissan Avenir grigia del 1997, con tanto di sedili ribaltabili, materasso interno e attrezzatura da campeggio. Quindi andiamo di corsa a prendere l'autobus e dopo circa una mezz'ora arriviamo al punto di ritrovo. Dopo circa un quarto d'ora ecco la rombante Nissan entrare nel parcheggio, guidata da un giovanotto(?) corpulento e scuro di pelle, di età piuttosto indefinibile -ma compresa tra i 20 e i 30 anni- viene dalle isole Fiji ed è stato un anno in vacanza in NZ, raccogliendo frutta e lavorando qua e là. Dopo un rapido check alla macchina che mi è sembrata in ottime condizioni, (le gomme sono quasi nuove, olio nel motore ce n'è, nessuna traccia di ruggine e il WoF (una specie di certificato di garanzia della macchina che sostituisce il libretto) è valido fino a Marzo 2015), decidiamo di concludere la trattativa.
Quindi per finire lui vorrebbe i suoi soldi subito, cash, sull'unghia. Noi abituati alla normalità italiana pensavamo di fare un bel bonifico bancario con tanto di euro e mezzo di commissioni ma qua non si usa così. Quindi dopo un po' di discussioni cerchiamo una banca aperta per completare la transazione.
Lui è molto gentile e ci porta in macchina alla banca dove prelevo senza problemi 2500$ neozelandesi (circa 1500 dal mio conto in Italia, con una facilità direi disarmante, senza pagare un dollaro in più. Chiediamo delucidazioni alla commessa in banca che ci dice che è perfettamente normale, potremmo comprare una casa interamente in contanti, il nostro stupore era già alle stelle...

Poi andiamo a fare il passaggio di proprietà dove compiliamo un modulo e lo consegniamo all'ufficio postale (PostShop). Qui in pochi secondi ci danno conferma, paghiamo 9 dollari (-.- NOVE dollari sono circa 5€ per fare un passaggio di proprietà). Ci dicono che le carte ci metteranno una decina di giorni ad arrivare ma nel frattempo possiamo guidare senza problemi. Chiediamo del bollo da pagare ma ci guardano tutti un po' straniti: il "bollo" non esiste! Assicurazione? Assicurazione meglio farla, ma non è strettamente obbligatoria e visti i prezzi è molto più economica che in Italia.

Abbiamo la macchina!

Accompagniamo il tipo a casa sua e poi mi tocca proprio fare il grande passo avanti e salire in macchina da DESTRA impugnando il volante in mano. La macchina ha il cambio automatico ed è veramente facile da guidare, ciononostante mi sembra di essere tornato ai tempi dell'autoscuola...
Fatti un po' di giri nel quartiere, torniamo al centro dove abbiamo fatto il passaggio di proprietà e compiliamo il modulo che ci permette di avere il nostro IRD number, necessario per lavorare. Già che ci siamo la commessa molto gentile e disponibile ci chiede se vogliamo anche aprire un conto nella Kiwibank loro affiliata, a costo totalmente zero. Noi accettiamo e ci portano in una stanzetta laterale dove ci illustrano il contratto e confermiamo i dati. Puff! Ecco fatto, in 15 minuti abbiamo i nostri bancomat della kiwibank!

Mi avevano detto che comprare una macchina era sorprendentemente facile ma non mi aspettavo una tale immediatezza. Non mi lamento mica eh, anzi! Se penso che fare un passaggio di proprietà di una macchina in Italia costerebbe centinaia di euro...

Sarà che qui hanno 4 milioni di abitanti su una superficie simile a quella italiana (di cui 1,5 milioni solo ad Auckland), 
sarà che sono un Isola sperduta nel pacifico con 2000 km di mare dalla terra più vicina (Australia),
sarà che hanno un l'immigrazione clandestina inesistente,
sarà che ogni cosa che entra in NZ è strettamente controllata...

Sarà per questi validi motivi (boni tuti) però la macchina statale sembra che giri piuttosto bene e che sia ben oliata...

... Speriamo che anche la nostra Nissan giri altrettanto bene!


giovedì 13 novembre 2014

Paesi Stra-Arabi e Stra-Noise

Paesi Stra-Arabi e Stra-noise


13/11/2014
Ore di volo: 12
Fuso orario rispetto all'Italia: +7

Scrivo per la prima volta da Hong Kong, su delle curiose poltroncine verdi, utilizzando una potente rete wifi pubblica. Siamo a poco più di metà del viaggio (di andata) e tra le sensazioni più importanti che mi avvolgono il tepore e la contentezza sono probabilmente le maggiori. Essere qua, passando dal Qatar, è una cosa che non mi sarei mai aspettato di fare, o che semplicemente non avevo mai considerato prima di conoscere Ali. Devo a lei il fatto di essere qui e di vivere appieno anche questa esperienza della vita, che oltre ad essere bella, sarà sicuramente formativa ed esaltante. Per il resto non so bene cosa aspettarmi dalla Nuova Zelanda, in tantissimi mi hanno dato consigli entusiasti per questa scelta ma il consiglio più saggio di tutti credo sia quello di Eddy che mi disse: "Mi raccomando: basse, basse, basse aspettative". Penso che sia un consiglio saggio perché rischio di esaltarmi per sentito dire, solo per poi veder svanire le mie favolose aspettative all'arrivo. Il fuso orario ci rende particolarmente assonnati però siamo carichi e tutta la vicinanza emotiva delle persone a cui vogliamo bene, che siano amici o parenti, ci fa sentire relativamente vicino a casa. Poi con tutti i mezzi di comunicazione che abbiamo al giorno d'oggi risulta quasi opprimente tutta questa tecnologia... Farà bene?

Intanto sfruttiamola un po' e andiamo avanti!

P.S. Quando ci saranno cose belle da fotografare arriverà tutto
P.P.S. Adesso posso dire al Tirino che in Cina ci sono stato!