domenica 30 novembre 2014

Tongariro Alpine Crossing

Giovedì 27/11/2014
Lodge Tongariro National Park

Eh si, oggi non siamo in campeggio bensì siamo in un ostello perché dopo l'impresa di oggi abbiamo deciso che ci meritiamo un bagno caldo e un letto vero... Ma andiamo con ordine!
Ieri siamo partiti dal campeggio del DOC verso la zona più centrale dell'isola del Nord, direzione Taupo, dove c'è l'omonimo lago (il più grande della NZ). Per strada ci siamo fermati a vedere queste famose Huka Falls, io mi aspettavo delle cascate enormi invece sono delle violente rapide che nascono da una brusca insenatura del fiume Waitapo (il più lungo della NZ), l'acqua azzurra spumeggiante offre uno spettacolo bello ma non troppo entusiasmante. Il posto è molto turistico con una lunga passeggiata di due ore lungo il fiume, ci siamo avviati ma una pioggia insistente ci ha fatto desistere.
Andiamo quindi avanti verso Taupo e lo spettacolo che ci accoglie è decisamente più entusiasmante, il lago è di un colore fantastico con addirittura un isola al centro, il vento increspa le acque del lago e ancora il sole splende su di noi! Risaliamo verso il Tongariro National Park, la nostra meta attuale fermandoci occasionalmente per fare qualche foto panoramica.
Dopo un'oretta saliamo su questo altopiano, le foreste non sono più così lussureggianti e lo spazio è occupato da un' ambiente di crudi cespugli spazzati dal vento. Attorno a noi vediamo delle imponenti cime, il monte Tongariro(1900m circa) quasi totalmente pieno di neve e il monte Ngharuhoe (2200 m circa) il vulcano che diede vita visivamente al Monte Fato di Peter Jackson e del Signore degli Anelli. Alle sue pendici sono state girate numerose scene di Mordor. Noi ovviamente eravamo totalmente elettrizzati, abbiamo fatto un paio di fotografie e ci siamo diretti all'altro campeggio spartano del DOC che d'ora in avanti chiameremo Campo Base.



Arriviamo il primo pomeriggio e troviamo già alcune persone piazzate, poi mano a mano che avanza la sera il campo base si è riempito completamente: jeep, roulotte, macchine e van, ce n'è per tutti i gusti.
La maggior parte sono giovani come noi di diverse nazionalità (quasi tutti crucchi) e nell'ora della cena si confrontano tutti con noi sul giro che vogliamo fare... Prima di spiegare c'è da fare una piccola premessa: se state per fare questo Tongariro Alpine Crossing vi sembrerà di dover affrontare minimo un 8000 senza bombole d'ossigeno e sherpa. Infatti l'ufficio turistico della zona continua a ricordare a tutti di essere ben in forma, ben equipaggiati, di aver detto a qualcuno dove si andava di non prendere il giro alla leggera ecc... ecc... Tutte cose giustissime eh però al campo base ieri sera c'era un fermento notevole per fare questo Tongariro Alpine Trekking che poi alla fine dei conti è un percorso di circa 6/7 ore con 600 m di dislivello e 18 km di strada. In giornata si fa comodamente.
Le agenzie del luogo organizzano dei pulmini che dalla fine del tour ti riportano all'inizio (non è un percorso ad anello) ma questi pulmini sono molto cari (circa 40$ a testa) al punto che ci hanno fatto venire un'altra idea: saliamo fino al Blue Lake, cioè vedendo già tutto quello che c'era da vedere e invece di scendere dall'altra parte torniamo indietro alla nostra macchinina.

Così intanto che prepariamo cena una coppia di tedeschi (maschi) uno taciturno e coi baffetti e l'altro con tanta voglia di dare consigli si avvicinano. Quest'ultimo ci chiede che giro vogliamo fare e dopo averglielo spiegato lui fa una faccia schifata e fa:
"Mmh... It's a stupid idea. Is better to do the whole track"
Noi lo guardiamo un po' così, stupiti per come ha parlato a degli sconosciuti. Lui forse si accorge della gaffe e dice:
"It was just an opinion"
Si, an opinion. Perché l'opinion del nostro amichetto era fare tutto il track fino alla fine e poi tornare in AUTOSTOP. Non male come idea eh? Non vorreste conoscere questo tizio per farvi pianificare una vacanza?
Noi abbiamo lasciato perdere ma abbiamo sbirciato il modo tedesco di fare gli spaghetti, ce l'ha detto anche lui "German people doing like this". Così abbiamo osservato in silenzio e malignamente:
  1. Buttare gli spaghetti con un uovo
  2. Aspettare che gli spaghetti siano cotti per liberare il fornello e mettere su il sugo.
  3. Sugo: tagliare una cipolla e un aglio intero e passarli nell'olio di semi per 30 secondi, aggiungere poi 2 barattoli di passata di pomodoro, non mescolare per 10 minuti.
  4. Nel frattempo non scolare la pasta ma tenerla nell'acqua calda e salata.
  5. Una volta pronta portare le padelle in tavola, pescarsi i propri spaghetti dalla padella e poi aggiungere il sugo direttamente nel piatto.
  6. Sopravvivere.

Loro si che sanno mangiare bene!

Abbiamo anche conosciuto un simpatico americano dalla South Carolina che con due compaesane si sono organizzati nel portare una macchina alla fine del percorso per poi tornare tutti assieme. Noi eravamo già organizzati e da buone groste siamo andati per i fatti nostri.

Oggi sveglia alle 6.40, partenza dal campo base alle 7.45, partenza dal parcheggio alle 8.15. La giornata è stata decisamente nebbiosa, speravamo si aprisse un po' ma non ha dato molta tregua. Non abbiamo neanche intravisto la cima del monte Fato!
Abbiamo però attraversato splendidi scenari vulcanici, proprio dove hanno girato le scene dei cancelli di Mordor e forse il tempo tetro ha reso ancora di più l'idea! Ci accorgiamo che il limite del bosco è decisamente inferiore che in Italia (già a 1100 m non si vedevano più alberi in Italia è circa 1800m) e che il vento è piuttosto forte, davano folate a 70 km/h ma noi non ci facciamo certo spaventare da un po di brezza! Comunque più si sale e più il vento è forte, arriviamo in cima al Red Crater (circa 1800 m) che certe folate rischiano veramente di buttarti a terra al punto da doversi fermare dietro ad alcuni pinnacoli lavici (poi le stime avrebbero dato il vento a circa 100 km/h). Scolliniamo e scendiamo verso gli splendidi Emerald Lakes dove mangiamo i nostri ottimi panini. Vista l'aria che tirava (ahahaha) abbiamo deciso di tornare indietro verso mezzogiorno, al ritorno il vento è aumentato ancora e a scendere abbiamo dovuto sfoderare tutti i berretti, guanti e cappucci che avevamo. Il lato positivo è però la visibilità: il panorama si è aperto un po' (mica troppo eh, senza esagerare), così abbiamo potuto fare alcune foto carine. Purtroppo nelle foto non si capisce che vento c'era, ma era veramente impressionante. Non ero mai stato dentro raffiche simili... E' stato divertente tutto sommato! Poi siamo scesi senza troppe difficoltà e siamo andati all'ostello di cui parlavo all'inizio. Ce lo meritiamo no?











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